Sintetico o non sintetico?
19 Settembre 2021Cacao meravigliao
Che meraviglia ‘sto cacao meravigliao
Cacao con tre gustao
Delicassao, spregiudicao e depressao
Lo sao o non lo sao
Ci fa impazzao ‘sto cacao meravigliao
Cacao cacao cacao
Che meraviglia ‘sto cacao meravigliao
Alzi la mano chi di voi ha letto il testo cantandolo! 🙂
È allo stato grezzo, con quel gusto leggermente amaro e con un colore marrone scuro. Cos’è? Avete indovinato di cosa sto parlando? Per coloro che avessero indovinato, bravissimi! Però non avete vinto nulla. Per coloro che, invece, non avessero saputo rispondere, la risposta è: il cacao crudo.
Curiosità
Gli Aztechi conoscevano il cacao crudo come la bevanda amara del Dio Quetzalcoatl, frutto del sacrificio di una principessa azteca. Per i fanatici delle etimologie, il cacao deriva da Theobroma cacao, nome composto da due parole di origine greca, theos, che significa “dio” e broma, che vuol dire “cibo”. Ecco perché è conosciuto anche come il “cibo degli dei“.
Tipi di cacao
Esistono tre tipi di cacao crudo
- il Criollo (usato nelle cioccolate di alto pregio)
- il Forastero (dal sapore leggermente aspro e amaro)
- il Trinitario (ibrido dei primi due tipi).
Vediamo un po’ cosa ci dice Ippolita Douglas Scotti, nel suo libro “Le miracolose virtù dei superfood“.
“Le miracolose virtù dei superfood”
Il cacao crudo è una fonte enorme di vitamine, in particolare quelle del gruppo B e la vitamina E. Contiene, inoltre, sali minerali quali lo zinco, il rame, lo zolfo che è utile per la crescita dei capelli e delle unghie, e il magnesio grazie al quale si prevengono problemi cardiaci, viene regolato il livello degli zuccheri nel sangue, viene protetto il sistema osteoarticolatore (cioè si aiutano le ossa a essere più forti) e viene ridotto lo stress ossidativo.
Scoperta delle fave di cacao
Le fave di cacao sono state scoperte, come afferma la scrittrice di Vigolego, dalle scimmie della foresta tropicale, le quali, ghiotte di quella sostanza zuccherina che riveste i semi, spaccavano le cabosse (frutti) e abbandonavano i chicchi al loro interno perché erano amari, dato il loro contenuto di alcaloidi. I semi, essiccati e fermentati, venivano utilizzati dagli Aztechi (che li chiamavano cacahuat) come stimolanti, ma, cosa ancora più curiosa, questa popolazione utilizzava le fave di cacao come monete di scambio.
Lo snack spezzafame
Oggi, le fave di cacao, sia crude che tostate, sono uno snack spezzafame da sgranocchiare e possono essere utilizzate in dolci, nel muesli, nelle torte, in aggiunta a macedonie e a yogurt, nei frullati e negli infusi rinvigorenti. Quale sarà il risultato? Quel tocco di croccantezza che non guasta mai.
Un superfood?
Secondo esperti e scienziati del crudismo, il cacao crudo
- contiene sostanze che sono utili per il nostro organismo
- è un antiossidante eccezionale (contiene il 367% di antiossidanti in più, rispetto a quello industriale tostato)
- è un antinfiammatorio, grazie ai polifenoli, che fungono da protezione contro i radicali liberi che causano il deterioramento delle cellule, e all’arginina, un aminoacido regolatore della pressione arteriosa.
Le fave di cacao sono energizzanti e sono anche ricche di
- teobromina, un alcaloide stimolante del sistema nervoso (che non vi venga in mente di darlo a cani e gatti perché è nocivo per loro!)
- triptofano (quanti termini nuovi stiamo imparando oggi eh?), un aminoacido “antenato” della serotonina e della melatonina.
Crudo vs torrefatto
Il cacao crudo, a differenza di quello torrefatto, utilizzato per produrre cioccolata, mantiene intatte tutte le proprietà delle sostanze che contiene al suo interno.
Preparazione dei suoi chicci
Per preparare i chicchi di cacao occorre rimuovere prima la polpa che li riveste, poi la scorza esterna, si fanno seccare i semi (ricordo che l’essiccazione è a ritmi naturali e dura tre settimane) e infine si conservano. Il chicco è pronto per essere sbucciato. Ha inizio il processo di separazione a freddo della parte grassa e magra (la parte grassa è il burro, quella magra è la polvere). Si verifica una fermentazione che divide le proteine in aminoacidi, responsabili del caratteristico aroma e gusto di cioccolato, rendendo più digeribile i chicchi. Questi procedimenti sono utili solo per sviluppare i nostri cinque sensi, per ottenere un risultato organolettico, perché, in realtà, modificano la composizione e l’efficacia dei suoi macronutrienti.
Il chicco come alimento
Il chicco di cacao, però, era ed è usato soprattutto come alimento e, in questo caso, non ha bisogno di alcuna lavorazione. Può essere mangiato appena tolto dal frutto. Può essere commercializzato in diversi modi, come per esempio in polvere o in cioccolato crudo (derivato dalle sue fave non sottoposte a tostatura).
Proprietà benefiche e controindicazioni
Quali sono i benefici? Il cacao crudo:
- è un antiossidante (è stato dimostrato che il contiene venti volte più antiossidanti del vino rosso e trenta volte più del the verde), grazie al quale l’invecchiamento delle cellule viene ritardato
- abbassa i livelli del colesterolo “cattivo”
- protegge da ictus, da infarti del miocardio, da aterosclerosi, da ipertensione, dalle malattie degenerative quali l’Alzheimer o il Parkinson
- mette tutti di buon umore, grazie alla produzione di serotonina, o almeno ci prova (questo è l’effetto che più mi piace)
Controindicazioni
Però, c’è sempre un però! Non esagerate, perché il cacao crudo ha un elevato apporto calorico (per 100g ci sono 370 kcal), quindi bisogna consumarlo in quantità moderate (e non industriali, golosoni!), soprattutto per chi sta portando avanti una dieta ipocalorica. Potrebbe, anche, provocare allergie; quindi, se notate strane reazioni, contattate lo specialista che vi dirà se sospenderne o meno il consumo. Alcuni nutrizionisti sconsigliano il suo consumo la sera o per quegli individui tendenzialmente nervosi di natura, perché contiene anche caffeina.
Conclusioni
Amici, godetevi la vita, con moderazione naturalmente, mi raccomando. Fate buon uso del cacao crudo e fate sapere in che modo lo avete utilizzato. A me, per esempio, piace tanto nello yogurt (che bontà). Cacao meravigliao a tutti!
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